Wie versprochen gibt es heute noch die Originalantworten der Experten, die in Englisch und in Italienisch geantwortet haben. Die erste Frage lautete
What do you consider successful language learning, what is the best method?
Che significa „Imparare una lingua straniera con successo“ per te? Qual è il miglior metodo?
Viel Spaß beim Lesen der Antworten!
GUILHERME CASTRO
I think successful language learning depends on the learner’s language goals. For some people, just being able to understand a language can be good enough. So if someone likes to read books or watch movies in a given language, this person would consider a success simply to be able to understand the language, even though he or she cannot express himself/herself properly in the language. For other people, success must include writing and speaking, being able to communicate. It will really vary according to the learner’s goals. But in my opinion, no matter what your goals are, the best method, the key for success, would be beginning your language journey by focusing on comprehension.
It is like a child learning a language: the child listens to adults chatting for a long while before starting to say his/her first words. I think a learner must avoid focusing on active communication before improving the passive communication skills. Therefore paying attention to what you are reading and listening and to be able to understand it well will help you building a strong foundation to your language skills, even if your main goal is to speak the language. In short, I think that focusing on comprehension must be the main point in language learning, so the learner is supposed to do a lot of listening and a lot of reading before reaching success.
JANE EGGERS
The best way is, I suppose, the most natural: being in the country, immersed in the language you want to learn. Exhausting but effective! Other than that, the best methods ensure that students are constantly required to use the language – not just learning lists of words, but practising communicating, ideally while having fun.
OLLY RICHARDS
Although everyone wants to know the “best method”, in reality there is no such thing. If there was a “best method”, everyone would know it by now! However, there are a few truths, which do not change and are the hallmark of successful language learning.
These are:
Using the language for real purposes as soon as possible (e.g. talking with people, reading books, emailing with friends)
Basing your learning around your own interests (rather than topics in textbooks)
Consistency – keeping it up, staying motivated, and not giving up!
KIRSTY MAJOR
I think that successful language learning is when the learner is able to take what they’ve learned and use it in practical situations. These situations could be anything from a meeting at work to a family holiday. The point is that the language is useful and the learner has the confidence to use it.
I think that some good ways to measure success are how well the learner can converse in the new language, how well they understand spoken or written material in that language and how many doors it opens up for them in terms of new experiences and meeting new people.
I don’t believe that there is a “best method” because everybody is so different in terms of the way that they learn. Therefore each learner, or each teacher and learner should try a range of methods so that they can find out which way works best.
I steer away from methods that involve memorising huge chunks of information. I want my learners to understand the reasons why things have to be done in a certain way. This then helps them when they need to construct their own sentences.
CHIARA FORTINI
Non esiste un metodo di studio che sia il migliore in assoluto, ognuno di noi reagisce in modo diverso agli stimoli e quindi ciò che agli altri può sembrare facile, a me può risultare difficile. Ognuno di noi deve trovare il proprio metodo di studio ideale. E come facciamo a trovarlo? Non basta conoscerne molti, ma bisogna anche provarli per sapere qual è il più adatto a noi.
In genere in classe utilizzo molto il nostro libro di testo (non abbiamo a disposizione mezzi tecnologici come pc, o lim) dove ci vengono offerti:dialoghi, esercizi di ascolto e completamento sia dal punto di vista lessicale che grammaticale, il tutto accompagnato da molte figure che stimolano la memoria visiva. Ma quando gli studenti sono a casa e non c’è nessuno accanto a loro che li guidi, allora come fanno? A questo punto do io dei suggerimenti e consigli sui possibili metodi e mezzi che essi possono utilizzare per facilitare il loro apprendimento.
Per ricordare i vocaboli suggerisco loro di attaccare etichette, post-it e adesivi sugli oggetti di casa o installare un srs (software di ripetizione spaziata) nel proprio pc.
Per migliorare l’ascolto sono utili le cuffiette in modo da sentire dei dialoghi, delle canzoni o dei programmi in lingua anche quando non si è in casa sfruttando dei tempi morti (esempio: stai aspettando il tuo turno dal dottore).
A casa possiamo invece guardare film, programmi televisivi, utilizzare i podcast, gli audiolibri o internet.
Ed infine per esercitarci a parlare se non possiamo andare all’estero la cosa migliore è trovare un tandem-partner nella nostra città con il quale avere costantemente e ripetutamente contatti. Per esercitarci a parlare nella lingua che stiamo studiando possiamo utilizzare anche skype (qui c’è una pagina apposta in cui gli utenti si candidano ad essere tutor per le lingue straniere e questo potrebbe diventare anche un buon metodo per trovare qualche amico!)
Un altro modo per esercitarci a parlare nella lingua che stiamo studiando è parlare a noi stessi (io l’ho fatto spessissimo quando ero una studentessa. Mi serviva per memorizzare i vocaboli, esercitare la pronuncia e acquisire un po’ di sicurezza nel parlare con qualcuno una volta che ne avessi avuto l’occasione.
Qualsiasi metodo i miei studenti decidano di scegliere io raccomando loro di avere in se stessi una forte motivazione per voler imparare, magari scriversela o stamparsela su un foglietto e attaccarla in casa in un luogo dove potersela rivedere spesso così da avere sempre davanti agli occhi il nostro obiettivo e non dimenticarlo mai neanche nei momenti di sfiducia!
(Faccio un esempio che mi riguarda anche se lo prendo da un altro ambito: dovrei attaccare in cucina una mia foto prima di partorire Anna la mia bambina, e forse mi asterrei dal cibo e farei una dieta più ferrea).
Una raccomandazione che non mi stancherò mai di ripetere loro è di avere tanta volontà, pazienza e costanza, non importa quanto tempo si è in grado di dedicare alla lingua ogni giorno, ma è vitale dedicargliene tutti i giorni un po’. In questo modo ci si abituerà gradualmente a spendere del tempo per studiare e a lungo andare si vedranno anche i frutti.
Un altro consiglio che do è quello di usare la lingua in modo creativo cercando di metterla in pratica in modo divertente (per esempio tradurre o ascoltare il testo di una canzone, di una poesia e. queste sono cose che faccio io stessa perché amo molto la musica e la poesia)
Un piccolo trucco per farsi venire la voglia di usare la lingua anche quando si è stanchi è fare leva sulle proprie passioni: si può cercare qualche sito internet o qualche blog che ci interessa nella lingua che stiamo studiando (io per esempio guardo in internet nella lingua che mi interessa curiosità e caratteristiche dei paesi o città che un giorno mi piacerebbe visitare quando Anna sarà più grande).
Insisto sempre con i miei studenti di non aver paura o imbarazzo di parlare nella lingua che vogliono imparare. Cercare di praticare oralmente la lingua che si studia è l’unico modo per migliorarsi e acquisire un po’ alla volta sicurezza. Dobbiamo accettare l’idea che parlando in una lingua che non è la nostra lingua madre faremo degli errori e accettare e ammettere che non possiamo sapere tutto è la chiave per fare progressi ed essere liberi di imparare!
Insomma insisto molto sulla sfera emotiva e personale di coloro che vengono da me per imparare in modo tale che apprendere una nuova lingua diventi sia un modo di superare inibizioni e paure che ci bloccano nella vita di ogni giorno che un mezzo per aprirci a nuove relazioni (l’essere umano soprattutto nella società odierna ha bisogno di non sentirsi solo e di instaurare relazioni con gli altri).
Insisto su alcuni vantaggi ( sono stati fatti degli studi che hanno dimostrato che imparare una nuova lingua allontana la demenza, raddoppia l’attivazione cerebrale, migliora la nostra capacità di attenzione, potenzia la nostra memoria, aumenta la nostra capacità di ascolto, infatti il cervello deve lavorare di più per distinguere diversi tipi di suoni, imparare più lingue allena il cervello a distinguere meglio ciò che arriva alle orecchie) lingua che può avere il conoscere una nuova lingua, e più questi vantaggi sono allettanti più i miei studenti diventano seriamente motivati e si ingegnano per trovare un metodo efficace ed adatto a loro per apprendere.
CLAUDIA SCARINGI
Le persone apprendono le lingue per i motivi più svariati: per il lavoro, per amore, per le origini della famiglia e via dicendo. Tuttavia, alla base di tutti i motivi che spingono le persone a imparare una lingua straniera, c’è la comunicazione. È questo, alla fine, il motivo per cui impariamo le lingue: poter comunicare con altre persone. Secondo me si può dire di aver successo nell’imparare una lingua straniera quando si riesce a comunicare senza sforzo. Questo non vuol dire non commettere errori, tutti li facciamo, ciò che conta davvero è riuscire a esprimere i propri pensieri, le proprie idee, e la capacità di capire le risposte degli altri nella lingua che stiamo apprendendo.
Un metodo che ha funzionato nel mio studio del francese e del russo è stato farmi un’idea di come funziona la grammatica ma, allo stesso tempo, iniziare a parlare fin dal primo giorno. In questo modo si imparano le regole necessarie per poter comunicare in modo tale da essere capiti e le si applicano direttamente. Le ricerche dimostrano che richiamare alla mente un concetto (recall) è più efficace di ripassarlo (revise) quindi, anziché passare il tempo a cercare di memorizzare lunghe liste di vocaboli o verbi, semplicemente utilizzateli nei vostri discorsi, li imparerete molto più in fretta.
GIULIA NOVALI
„Imparare una lingua straniera“ per me significa semplicemente essere in grado di comunicare con persone che condividano la stessa lingua, sia madrelingua che non. „Imparare una lingua straniera con successo“, invece, significa qualcosa in più’… significa comprendere le fondamenta e le logiche proprie di una lingua, fondamenta che sono anche alla base della cultura dei popoli ed è proprio nello sforzo verso un apprendimento bidimensionale (linguistico e culturale) che forse consiste il metodo migliore.
Das waren sie, die Antworten! Jetzt liegt es an dir – suche dir passende Vorschläge aus und fange an.
Viel Spaß dabei wünsche ich dir.
… und verpasse nicht den 2. Teil der Serie am 1. Dezember.
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